Un tiratore ha rifiutato un test antidoping ai Campionati svizzeri di sezione al fucile 300m a Thun nell'ottobre 2022, nonostante fosse stato debitamente informato dall'addetto al controllo antidoping dei rischi e delle conseguenze di un tale rifiuto. Come scrive Swiss Olympic in un comunicato stampa pubblicato oggi, ciò ha costituito una potenziale violazione ai sensi dell'art. 2.3 degli Statuti sul doping di Swiss Olympic, per cui Swiss Sport Integrity ha notificato al tiratore una sospensione provvisoria.
La Camera disciplinare di Swiss Sport (DK) ha condannato il tiratore a una sospensione di 24 mesi. La sospensione si applica a partire dal 23 novembre 2022, tenendo conto della sospensione provvisoria, ed è valida per tutti le discipline sportive e tutte le funzioni nello sport a livello mondiale. Il condannato deve pagare le spese procedurali per un totale di 1’000 franchi e versare un risarcimento di 750 franchi a Swiss Sport Integrity.
Swiss Olympic e Swiss Sport Integrity ricordano a tutti gli atleti che i test antidoping possono essere effettuati ovunque e in qualsiasi momento. In caso di richiesta di sottoporsi ad un test antidoping, gli sportivi sono obbligati a sottoporsi al test. Rifiutare, eludere o manomettere il prelievo di un campione costituisce un reato ai sensi degli articoli 2.3 e 2.5 dello Statuto sul doping e può essere sanzionato con una esclusione dalle competizioni.